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Una festa per Bruno Di Tommaso
La biblioteca del Parco è stata a lui dedicata
di Franco Isman


Bruno Di Tommaso
foto di Fabrizio Radaelli

Ufficialmente è stata la dedicazione della biblioteca, da lui pensata, fortemente voluta e realizzata coinvolgendo e convincendo la direzione della Biblioteca civica in primis ma anche gli amministratori cittadini, della bontà di un'idea decisamente innovativa. Anche se Beppe Colombo, allora direttore della Biblioteca, ci ha raccontato che 200 anni fa il cardinal Durini aveva per primo avuto questa idea utilizzando appunto i locali della “Cavallerizza” per la sua biblioteca.

Ma più che di una cerimonia, come dice il termine che discende dal latino dedicatio, si è trattato di una festa, con tanti, tantissimi amici, vecchietti e giovani che hanno raccolto il suo testimone, a cominciare da Alessandra Canuti attuale presidente del Creda (Centro ricerca e documentazione ambientale), che è la onlus che gestisce la biblioteca.

Hanno parlato Alessandra Canuti, Daniela Pollastri e Annalisa Bemporad, assessori rispettivamente al Parco e alla Cultura, Maria Grazia, la compagna di una vita, pepata come il solito, il vicepresidente della Valle del Lambro, Beppe Colombo e Giustino Pasciuti vecchio e attuale direttore della “Civica”, ma anche altri amici, e anche quelli ufficiali, più che discorsi, sono stati commossi ricordi. E rimpianti.

La dedica ufficiale recita:
“Bruno Di Tommaso (1931-2003) era nato a Trieste, ma è nella nostra città che ha trascorso molti anni della sua vita, impegnandosi in particolare nelle battaglie per la salvaguardia del Parco, della Villa Reale e dei beni culturali e ambientali.”
“Bruno Di Tommaso è stato anche un tessitore di incontri, modi di pensare e stili di vita diversi, convinto che l'incontro fosse più prezioso dello scontro, che la conoscenza reciproca potesse vincere il malinteso e la malafede.”

La Biblioteca del Parco contiene qualche migliaio di documenti, cartacei ma non solo, particolarmente dedicati al Parco, alla sua storia, alla sua natura, alla flora ed alla fauna, catalogati e messi in rete nel circuito delle biblioteche di Monza e Brianza. Vi è una ricca collezione di riviste specialistiche (una ottantina di testate) e poi studi, tesi di laurea, audiovisivi e materiali informatici.

Una bellissima festa in cui non ha trovato posto la benché minima polemica, e per concludere degnamente, un ricchissimo buffet preparato da Creda e Comitato per il Parco.
Non credo però di fare nessuna forzatura dicendo che Bruno, oggi come ieri, come sempre, si batterebbe contro il rumore e per la riconquista al pubblico di tutto il Parco, ed ora che questi problemi sono più di attualità che mai è bene che gli amministratori ne tengano il giusto conto.

Franco Isman

la festa
foto di Fr.I.-l'Arengario


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  20 novembre 2005